In questa società, cosiddetta moderna ma che opera in modo del tutto inverso in ogni ambito; dove far valere i propri diritti, è diventata una cosa principale ed essenziale, rispetto invece, che a compiere il proprio dovere.
Per poter parlare del tema di questo articolo, è necessario ripristinare l’ordine delle cose, ovvero, partire innanzitutto dai doveri per poi giungere ai propri diritti.
La figura e la funzione del Condòmino è ben definita dalla vigente normativa codicistica in materia di condominio e comunione; pertanto, possiamo iniziare individuando alcuni dei principali doveri di un Condòmino, che sono:

  1. Instaurare un clima di civile convivenza all’interno dell’edificio condominiale;
  2. Partecipare alla gestione del condominio, assumendo atteggiamenti e modalità tali, da risultare per l’Amministrazione condominiale un valore aggiunto alla gestione stessa;
  3. Pagare puntualmente le spese condominiali alla data di scadenza;
  4. Avere durante l’assemblea una modalità comportamentale collaborativa, nel caso anche di critica costruttiva e propositiva, ma avendo sempre come obbiettivo finale il raggiungimento dell’interesse comune “rispetto a quello proprio”, deliberando con onestà intellettuale gli argomenti posti all’ordine del giorno e conformi a quanto previsto dall’art. 1135 del c.c.;
  5. Sostenere l’Amministratore di Condominio durante la gestione, per la tutela dei diritti e la conservazione del bene comune;
  6. Considerare la figura professionale dell’Amministratore di Condominio come un valore aggiunto alla proprietà, e non un costo di gestione (la parcella dell’Amministratore non è un costo di gestione, è una spesa che attua la gestione stessa).

Questi 6 punti sono i doveri imprescindibili che ogni Condòmino dovrebbe compiere per realizzare una comunità condominiale gestita serenamente, riducendo i conflitti interni; invece, sono proprio le situazioni riferite ai punti 2 e 3 che spesso vengono disattesi generando la maggior parte delle liti in condominio.
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Individuazione di alcuni diritti di un Condòmino

  • a) Ottenere una corretta, trasparente e moderna gestione dell’amministrazione condominiale da parte dell’Amministratore Professionista;
  • b) Ottenere la tutela dei propri diritti da parte dell’Amministratore;
  • c) Ottenere garanzie sulla onestà intellettuale dell’Amministratore;
  • d) Disporre della possibilità di visionare la documentazione condominiale indicate dalle norme codicistiche;
  • e) Ottenere dei buoni servizi condominiali resi da fornitori che possano garantire il buon rapporto tra costo e beneficio;

I su esposti diritti, risultando legittimamente coerenti con la funzione di Condòmino, non devono, come invece spesso accade in realtà, essere barattati inizialmente con i propri doveri; questo modus operandi è causa di forti liti in condominio.
ABICONF ha ritenuto importante, oltre che opportuno, dare il proprio contributo per cercare di mettere un punto fermo a questa annosa e triste realtà che vede i Condòmini e gli Amministratori di Condominio in contrapposizione, e che da 40 anni si protrae senza risoluzione di sorta; portando le sezioni civili dei tribunali italiani ad avere un alto numero di liti condominiali che, oltretutto, gravano sulla giustizia italiana anche per i costi di gestione dei processi.
Quante volte è accaduto che nel momento in cui l’assemblea deve scegliere un nuovo Amministratore condominiale, questa è trascinata da condòmini che vedono la scelta solo in funzione del compenso più “basso”?
La proprietà condominiale dev’essere tutelata e custodita da chi la detiene (i Condòmini) ma, gestita da professionisti del settore; invece, il denaro non può e non deve essere il metodo centrale valutativo per determinare la scelta del Professionista a cui affidare la gestione della proprietà condominiale. È come dire……, “scelgo il medico che curi la mia salute a secondo del costo della sua parcella!”; questo “modus operandi”, spesso è il frutto di una considerazione spesso inappropriata che molti Condòmini, di qualsivoglia ceto sociale, hanno nei confronti della figura professionale dell’Amministratore di condominio.
Quello che è importante nella scelta del giusto professionista, è il metodo valutativo delle competenze e dell’esperienza, ovvero, il semplice “merito”.
Il denaro ed il risparmio invece, dev’essere l’obbiettivo a cui i Condòmini devono tendere nella gestione dei servizi al condominio, all’interno del rendiconto per le spese annuali.
ABI-CONF è dal 2018 che, con la propria politica associativa, sta attuando l’attività di cambiamento della professione di Amministratore di Condominio, intervenendo in modo strutturale ed innovativo sia nella formazione, che nella creazione di nuovi professionisti, strutturando una nuova metodologia per la gestione dei condomini inserendo tecnologie innovative; ed è questo che a breve, darà il giusto cambiamento qualitativo sia nella professione che nella gestione dei Condomini a beneficio di tutti, Condòmini e Amministratori.
Vicepresidente nazionale Luigi Geom. Morra